oltreconfine
2019

gli ospiti
e gli appuntamenti

venerdì 15 MARZo · ORE 20,30
DARFO BOARIO TERME · Cinema Garden Multivision

Prioezione cinematografica
"tre volti" un film di
jafar panahi

introduce la proiezione paolo mereghetti

in collaborazione con
Jafar Panahi è tra i più apprezzati registi internazionali. Nato in Iran, negli anni ha vinto il Leone D’Oro alla Mostra del Cinema di Venezia, il Caméra d’Or al Festival di Cannes e l’Orso d’Argento al Festival di Berlino. Impedito a uscire dal suo Paese e condannato a non esercitare più la sua professione, da anni si guadagna la vita come conducente di taxi, continuando la sua riflessione nomade sulla società iraniana e sul tema dell’oltrepassamento dei confini, in barba a ogni censura. Opera illegale girata in clandestinità. Tre Volti diventa così una formidabile cassa di risonanza politica, una piazza itinerante ma soprattutto un viaggio introspettivo, a bordo di un fuoristrada che gira senza permesso, un set montato su quattro ruote, il veicolo di un artista che continua a lottare.

giovedì 21 marzo · ORE 21,00
lovere · accademia tadini

GIANNI
BERENGO GARDIN

La fotografia, un eterno racconto

con il contributo di
in collaborazione con
Gianni Berengo Gardin (Santa Margherita, 1930). Ha collaborato con le principali testate della stampa nazionale e internazionale, ma si è principalmente dedicato alla realizzazione di libri, con oltre 250 volumi fotografici pubblicati. Ha lavorato a lungo con il Touring Club Italiano, realizzando una serie di volumi sull’Italia e sui Paesi europei, e per le maggiori industrie italiane con reportage e monografie aziendali. Il suo archivio contiene circa un milione e cinquecentomila fotografie rigorosamente in bianco e nero, che spaziano dal reportage umanista alla descrizione ambientale, dall’indagine sociale alla foto industriale, dall’architettura al paesaggio. Ha tenuto oltre 350 mostre personali in Italia e all’Estero e le sue immagini fanno parte delle collezioni dei più importanti musei e fondazioni culturali internazionali, tra cui il Moma di New York, la Bibliothèque Nationale de France e la Maison Européenne de la Photographie di Parigi, il Musèe de l’Elysée di Losanna, il Centro de Arte Reina Sofia di Madrid. Tra i premi ricevuti si segnalano il Premio Brassai nel 1990, il Leica Oskard Barnack nel 1995 ai Rencontres de la photographie di Arles, nel 2008 a New York il prestigioso Lucie Award alla carriera, nel 2014 il Premio Kapuściński per il reportage e nel 2017 il Leica Hall of Fame Award.

martedì 26 marzo · ORE 21,00
cedegolo · musil - museo dell'energia IDROELETTRICA

vito
mancuso

La via della Bellezza

Vito Mancuso è teologo, scrittore, docente e firma di La Repubblica. Nel suo volume La via della bellezza (Garzanti, 2018) propone la ricerca della bellezza come salvezza dell’umanità, e citando Agostino scrive “Io penso che quel che Agostino dice della bellezza come simbolo di Dio valga allo stesso modo per la bellezza in senso stretto: essa è sempre con noi, ma, se noi non siamo con lei, non la percepiamo ed è come se non ci fosse”.Perché ci viene spontaneo raccogliere sulla spiaggia del mare le conchiglie più belle? Perché rimaniamo incantati davanti a un volto umano o a un dipinto? L’autore affronta un mistero che è tipico dell’uomo per farne la bussola capace di orientare il cammino verso la verità. Superando l’aspetto esteriore dei nostri corpi per approfondire il senso dell’interiorità della nostra anima fatta di armonia e fascino, eleganza e grazia, questa riflessione diventa un’avventura alla ricerca delle sorgenti della bellezza: solo in questo modo infatti potremo superare ogni indifferenza e tornare a gioire al cospetto di ciò che ci stringe il cuore. Perché ricercare e custodire la bellezza è la via privilegiata per onorare il compito che attende la nostra vita.

domenica 31 marzo · ORE 21,00
breno · cinema teatro giardino

serena
dandini

Il catalogo delle donne valorose

“Le donne spesso sono invisibili e rimangono tali. Eppure le esponenti di quella che una volta veniva chiamata ‘l’altra metà del cielo’ hanno fatto la storia, contribuendo all’evoluzione dell’umanità in tutti i campi possibili”. Partendo da questa amara premessa, Serena Dandini, celebre volto televisivo e scrittrice, decide di raccontare le vite di trentaquattro donne, intraprendenti, controcorrente, spesso perseguitate, a volte incomprese ma forti e generose, sempre pronte a lottare. Così, una accanto all’altra, scorrono le vite di Ilaria Alpi, la giornalista uccisa mentre indagava su scomode verità, Kathrine Switzer, la prima donna a correre la maratona di Boston, Ipazia, che nel IV secolo osò scrutare il cielo per rivelare il movimento dei pianeti, fino Olympe de Gouges, autrice nel 1791 della rivoluzionaria Dichiarazione dei diritti della donna e della cittadina.Una delle scrittrici più amate d’Italia scrive un libro appassionante e necessario, restituendo ai lettori le vite di donne formidabili, per alimentarne la memoria e perché possano essere di esempio per le nuove generazioni. “Se il mondo dei ‘padri’ illustri ha fatto cilecca in molti campi, per fortuna abbiamo ancora un terreno inesplorato di ‘madri’ eccellenti e autorevoli a cui rivolgerci con un nuovo entusiasmo – cattive maestre comprese, che non guastano mai in una corretta educazione.”

venerdì 5 aprile · ORE 21,00
breno · teatro delle ali

teho
teardo

Music for Wilder Mann

Teho Teardo è tra i più apprezzati compositori dell’odierna scena musicale. Tra le altre, ha composto le colonne sonore di Il Divo e L’amico di famiglia di Paolo Sorrentino, La ragazza del lago, Una vita tranquilla, Diaz e Lavorare con lentezza. Nel 2013 ha inizio la sua collaborazione con Blixa Bargeld degli Einstürzende Neubauten e dei Bad Seeds di Nick Cave. Con il progetto Music for Wilder Mann Teardo effettua una perlustrazione antropologica che documenta il bisogno di selvaticità che è in noi. Forte dellʼapporto dato al cinema, il compositore si confronta ora con le fotografie di Charles Fréger: le apparizioni dei Wilder Mann, simbolici personaggi fotografati da Fréger nel volume che è già divenuto un classico, generano una suggestione che la musica di Teardo ci restituisce in termini sonori, accompagnando queste figure provenienti dalla notte dei tempi, vestite di pellicce e con denti d’animale, sormontati da corna o palchi di cervo per trasformarsi in orsi, cinghiali, mostri e diavoli come nelle leggende orali delle Alpi. Gli uomini di Fréger, infatti, guardano al primitivo, ad istinti arcaici forse mai del tutto assopiti nonostante l’era moderna della tecnologia, un dialogo tra il passato e il presente reso dalla miscela di folk pagano, elettronica e archi creata dall’arte di Teho Teardo.

martedì 9 aprile · ORE 20,45
pisogne · sala culturale "de lisi"

paolo
giordano

divorare il cielo

Paolo Giordano, acclamato scrittore Premio Strega 2008 con La solitudine dei numeri primi, torna alla narrativa con il clamoroso caso letterario Divorare il cielo (Einaudi, 2018), apprezzato dalla critica e dal pubblico di lettori.Quei tre ragazzi che si tuffano in piscina, nudi, di nascosto, entrano come un vento nella vita di Teresa. Sono poco piú che bambini, hanno corpi e desideri incontrollati e puri, proprio come lei. I prossimi vent’anni li passeranno insieme nella masseria lí accanto, a seminare, raccogliere, distruggere, alla pazza ricerca di un fuoco che li tenga accesi. Al centro di tutto c’è sempre Bern, un magnete che attira gli altri e li spinge oltre il limite, con l’intensità di chi conosce solo passioni assolute: Dio, il sesso, la natura, un figlio. Le estati a Speziale per Teresa non passano mai. Poi un giorno li vede: sono “quelli della masseria”, molte leggende li accompagnano, non vanno a scuola ma sanno moltissime cose. Credono in Dio, nella terra, nella reincarnazione. Tre fratelli ma non di sangue, ciascuno con un padre manchevole, inestricabilmente legati l’uno all’altro, carichi di bramosia per quello che non hanno mai avuto. A poco a poco, per Teresa, quell’angolo di campagna diventa l’unico posto al mondo. Il posto in cui c’è Bern. Il loro è un amore estivo, eppure totale. Perché Bern ha un’inquietudine che Teresa non conosce, un modo tutto suo di appropriarsi delle cose: deve inghiottirle intere. La campagna pugliese è il teatro di questa storia che attraversa vent’anni e quattro vite. I giorni passati insieme a coltivare quella terra rossa, curare gli ulivi, sgusciare montagne di mandorle, un anno dopo l’altro, fino a quando Teresa rimarrà la sola a farlo. Perché il giro delle stagioni è un potente ciclo esistenziale, e la masseria il centro esatto dell’universo.

martedì 16 aprile · ORE 20,45
angolo terme · teatro parrocchiale · oratorio g. tovini

massimo carlotto
mimmo franzinelli

la storia, il noir

in collaborazione con
Massimo Carlotto è tra gli scrittori italiani uno di quelli che con maggiore consapevolezza ha usato il noir come genere capace di raccontare le trasformazioni, anche nascoste, della società. Vincitori di numerosi premi in Italia e all’estero, i suoi libri come Arrivederci amore, ciao, Mi fido di te e La verità dell’Alligatore sono diventati dei cult e sono tradotti in molte lingue.
Mimmo Franzinelli è diventato negli ultimi anni tra le voci storiche più autorevoli del paese. Studioso del fascismo e dell’Italia repubblicana, è autore di numerosi volumi fra i quali Le stragi nascoste, Il Duce e le donne, Bombardate Roma! e il recente Fascismo Anno Zero (Mondadori, 2019).Un romanziere e uno storico si confrontano sui rispettivi itinerari di ricerca, in un dialogo aperto con i loro lettori. Il nero del fascismo e il noir del thriller si sfumano e si intrecciano nei libri dei due autori, nell’Italia in trasformazione con una democrazia fragile, condizionata dalle prepotenze dei poteri forti.

martedì 30 aprile · ORE 20,45
gianico · biblioteca civica

claudia
durastanti

la straniera

Come si racconta una vita se non esplorandone i luoghi simbolici e geografici, ricostruendo una mappa di sé e del mondo vissuto? Tra la Basilicata e Brooklyn, da Roma a Londra, dall’infanzia al futuro, il nuovo libro di Claudia Durastanti è un’avventura che unisce vecchie e nuove migrazioni. Figlia di due genitori sordi che al senso di isolamento oppongono un rapporto passionale e iroso, emigrata in un paesino lucano da New York, la protagonista della Straniera vive un’infanzia febbrile, fragile eppure capace, come una pianta ostinata, di generare radici ovunque. La bambina divenuta adulta non smette di disegnare ancora nuove rotte migratorie: per studio, per emancipazione, per irrimediabile amore. Per intenzione o per destino, perlustra la memoria e ne asseconda gli smottamenti e le oscurità.Claudia Durastanti, tra le più apprezzate penne della nuova generazione, indaga il sentirsi sempre stranieri e ubiqui attraverso il racconto di un’educazione sentimentale contemporanea, disorientata da un passato magnetico e incontenibile, dalla cognizione della diversità fisica e di distinzioni sociali irriducibili, e dimostra che la storia di una famiglia è prima di tutto una storia del corpo e delle parole, in cui, a un certo punto, misurare la distanza da casa diventa impossibile.

giovedì 2 maggio · ORE 20,45
rogno · biblioteca civica

michele
mari

dalla cripta

“Da allora mi sono pensato come uno che scrive quello che vive e che vive per poter scrivere, sicché ogni debolezza (tutta a carico della vita) si trasformava immediatamente in forza” si leggefra le pagine di Leggenda Privata,acclamato romanzo di Michele Mari.Tra le voci più apprezzate della letteratura italiana degli ultimi decenni, la lingua di Mari è colta e raffinata, in grado di scandagliare gli abissi dell’umano a partire da quel mondo, l’infanzia, che plasmai destini individuali, intrecciandolocon il fantastico in un gioco letterarioche appassiona migliaia di lettori.In occasione dell’uscita della sua ultima raccolta poetica Dalla cripta (Einaudi, 2019), OltreConfine propone un inedito incontro con l’autore per addentrarsi fra le pieghe della sua poetica, in un percorso ideale che passa attraverso opere entrate nella storia della letteratura, da Leggenda Privata a Tu, sanguinosa infanzia, da Euridice aveva un cane a Cento poesie d’amore a Ladyhawke.

sabato 4 maggio · ORE 21,00
berzo demo · sala polifunzionale

federico
rampini

Quando inizia la nostra storia

La storia è maestra di vita: è urgente riscoprirla come guida. Che cosa lega l’invenzione della stampa moderna nel 1450, la Riforma protestante di Lutero e quel primo esperimento di globalizzazione che furono le grandi esplorazioni navali? È possibile paragonare Facebook o Instagram alle altre rivoluzioni della comunicazione? Federico Rampini, scrittore e celebre corrispondente televisivo da New York, riflette su alcune date-chiave della storia per fare luce sui sorprendenti legami tra eventi epocali del passato e il nostro presente. La nascita nel 1600 della Compagnia delle Indie in queste pagine diventa l’inizio di una storia del capitalismo che si dipana fino al crac di Lehman e alla grande crisi del 2008 da cui non siamo ancora usciti. La guerra dell’oppio del 1840 spiega lo spirito di rivincita che anima oggi la Cina. Il 1869 vede la nascita del Canale di Suez, che ispira Il giro del mondo in ottanta giorni di Jules Verne e l’avvento del globalismo come ideologia. In tema d’immigrazione, si parte dal 1870, con la Grande Fame degli irlandesi. Il 1948 segna la fine dell’impero britannico, una vicenda di cui settant’anni dopo la questione israelo-palestinese porta ancora le cicatrici. L’incontro di Nixon con Mao Zedong nel 1972 innesca una reazione a catena che sfocia nel protezionismo di Donald Trump. In questo incontro, Federico Rampini intreccerà le letture, i racconti dei suoi viaggi da nomade globale e la sua vita in Cina o nella Silicon Valley californiana. Un’avventura a ritroso nel tempo che finisce per diventare una sorta di specchio magico, nel quale si trovano a parlare luoghi e personaggi, vertici e leader che tentano di imprimere alla storia il loro segno.

giovedì 16 maggio · ORE 21,00
paspardo · centro polifunzionale

federica cacciola
alias martina dell'ombra

FAKE.
I mille volti dell’identità

Martina è un personaggio satirico, che incarna con leggerezza lo specchio dei più biechi valori della società contemporanea, attraverso la personificazione della tipica “pariolina svampita”, di cui esagera le caratteristiche fondamentali: classismo, razzismo, superficialità, l’apparire a tutti i costi, essere una persona “top”. Caratteristica fondamentale dei suoi monologhi è l’esagerazione, la contraddizione e il paradosso. Attraverso questa caratteristica Martina riesce ad affrontare qualunque argomento di attualità, con intelligenza e leggerezza, suscitando accese conversazioni attorno agli argomento di cui si occupa. è stata una delle protagoniste del lancio della piattaforma Niente.TV. Nel settembre 2016 Martina ha vinto il Premio della Satira Web a Forte dei Marmi; è stata candidata ai MIA2016 nella categoria Best Influencer. Il suo video satirico sul Referendum in meno di una settimana ha raggiunto oltre 4 milioni di persone e 2 milioni di visualizzazioni. Ad ottobre 2015 ha tenuto una lectio magistralis presso l’Università Cattolica di Milano sui metodi di acquisizione di visibilità sul web; nel 2016 ha ottenuto anche un’ulteriore nomination come “Most hated” per i Web Show Awards. Hanno scritto articoli su di lei Repubblica, Vanity Fair, Wired, Art Tribune, Fan Page, Leggo.it ed è stata oggetto di diverse tesi di laurea in sociologia. Nel 2018 ha pubblicato Fake il suo primo romanzo, edito da Mondadori ed è stata autrice e spalla di Serena Dandini nel la TV delle Ragazze - Stati Generali (Rai 3).

giovedì 23 maggio · ORE 20,45
pisogne · piazza vescovo

Francesco Permunian
Michele Vaccari

Scrivere con il rasoio

in collaborazione con
Esistono scrittori che sfuggono a ogni definizione. Autori raffinati, che scollegati dal mercato intrecciano una dialettica con i grandi autori del passato, nel nomedella grande Letteratura.è il caso di Francesco Permunian,autore fra gli altri dei titoli di culto Cronaca di un servo felice, Camminando nell’aria della sera e Il gabinetto del dottor Kafka. In occasione dell’uscita di Sillabario dell’amore crudele (Chiarelettere, 2019), l’autore apre le porte del suo mondo letterario con Michele Vaccari, editore scrittore del romanzo rivelazione dell’anno Un marito (Rizzoli, 2018):un dialogo che toccherà i demoni letterari del Novecento, svelando il mondo grottesco e disilluso dell’autore, tra fantasmi, ossessioni e un linguaggio che continua ad affascinare attraverso una penna “spiccia e sprezzante, furente”.

venerdì 31 maggio · ORE 21,00
malegno · piazza zaccaria casari

gad lerner

Concetta
Una storia operaia

in collaborazione con abbracciamondo
27 giugno 2017: nella sede dell’Inps di Torino, una donna si cosparge di alcol e si dà fuoco. È Concetta Candido, di mestiere faceva l’addetta alle pulizie in una grande birreria, inquadrata in una cooperativa inventata e presieduta dagli stessi titolari della birreria. Da sei mesi Concetta è stata licenziata. Così, senza lavoro, senza liquidazione e con il sussidio di disoccupazione che per un disguido burocratico non arriva, Concetta giunge all’apice della disperazione. Per questo sceglie il fuoco come forma di pubblica protesta. Si procurerà ustioni di terzo grado sul 27% del corpo e lotterà tra la vita e la morte per mesi. La attende un percorso di lenta e dolorosa riabilitazione. Gad Lerner, scrittore, giornalista e conduttore televisivo, torna a raccontare il mutamento brutale delle condizioni di lavoro. Gli uomini e le donne come Concetta sono i nuovi operai, senza sindacati né tutele, protagonisti involontari di una corsa al ribasso nel precariato, nel lavoro nero e nelle retribuzioni. Ed è forse significativo che il fuoco di Concetta sia divampato nella stessa città marchiata dal rogo della ThyssenKrupp, che anticipò la metamorfosi sociale dell’ultimo decennio narrata in questo libro.

mercoledì 5 giugno · ORE 20,45
pian camuno · salone scuola primaria

SVEVA
CASATI MODIGNANI

suite 405

Sveva Casati Modignani è tra le firme più amate della narrativa contemporanea: i suoi romanzi, tradotti in venti paesi, hanno venduto fino a oggi oltre dodici milioni di copie. Con Suite 405 (Sperling & Kupfer, 2018) la scrittrice milanese torna alla grande narrativa, in grado di interpretare, attraverso le vicende familiari sentimentali dei suoi personaggi, gli attuali mutamenti della società italiana. Un’auto di lusso sfreccia nella notte. A bordo c’è il conte Lamberto Rissotto, che possiede un’importante industria metallurgica immersa nelle difficoltà della crisi economica. L’uomo ha fretta di rincasare per chiudere immediatamente ogni rapporto con la bellissima moglie Armanda. Nella notte, un altro uomo viaggia lungo la stessa autostrada, solo, sulla sua utilitaria impolverata: è Giovanni Rancati, sindacalista. Ha percorso chilometri per incontrare gli operai che tanto ama, per condividerne le preoccupazioni e difenderne il futuro. A Milano l’attende la sua compagna, Bruna; insieme vivono in un quartiere popolare, una realtà in cui si fatica ad arrivare a fine mese e un sogno può costare i risparmi di una vita. Lamberto e Giovanni rappresentano due mondi opposti e lontani, ma le loro strade finiranno per incrociarsi, un po’ per necessità e un po’ per caso. Dal loro incontro nascerà un intreccio di destini in cui si rispecchia l’Italia di oggi, ancora divisa da contraddizioni e lotte sociali, ma unita da un profondo e assoluto bisogno di giustizia e amore.

mercoledì 12 giugno · ORE 21,00
costa volpino · cinema iride

michela murgia

noi siamo tempesta

“Sventurata è la terra che ha bisogno di eroi” scriveva Bertolt Brecht, ma è difficile credere che avesse ragione se poi le storie degli eroi riempiono la nostra esistenza. Ma la vita quotidiana è fatta di imprese mirabili compiute da persone del tutto comuni che hanno saputo mettersi insieme e fidarsi le une delle altre. È così che è nata Wikipedia, che è stato svelato il codice segreto dei nazisti in guerra e che la lotta al razzismo è entrata in tutte le case di chi nel ‘68 guardava le Olimpiadi. Michela Murgia, tra le più apprezzate firme della letteratura contemporanea, col volume Noi siamo Tempesta (Salani Editore, 2019) ha scelto sedici avventure collettive famosissime o del tutto sconosciute e le ha raccontate come imprese corali, perché l’eroismo è la strada di pochi, ma la collaborazione creativa è un superpotere che appartiene a tutti.Perché una tempesta, in fin dei conti, sono solo milioni di gocce d’acqua, ma col giusto vento.

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